In casa lasciate stare il can che dorme, come si sul dire. Non autoaccusatevi di ipocrisia da quieto vivere, ci sono momenti in cui agire e momenti in cui tacere. La differenza? Tacere è bene quando la parola non farebbe nessun servizio in termini di chiarificazione, di esposizione della verità. Le parole sono ponti solo se entrambi i parlanti vogliono superare il fiume. Se questa volontà non c’è, è solo fiato (vostro) sprecato. Piuttosto indagate sul perché ci possa essere della chiusura: per… (segue)




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