“De Laurentiis dovrebbe cambiare registro”. Il direttore del Novara, Pietro Lo Monaco, è intervenuto a Febbre a 90″, su Vikonos Web Radio/Tv. Ecco le sue dichiarazioni: “Il problema però è che chi nasce tondo non muore quadro. De Laurentiis ha le sue convinzioni che hanno portato il Napoli allo sfacelo. Certo, non è facile ripetersi ma c’erano le carte in regola per potersela giocare con le altre alla pari, con un tecnico come Spalletti ed un dirigente come Giuntoli. E’ stato fatto di tutto e di più, la squadra campione l’anno dopo arriva ad un distacco siderale dall’Inter, è da Guinness dei primati. Al di là della Champions League, si è usciti addirittura dalla Coppa Italia prendendo quattro gol in casa dal Frosinone. Perciò mi aspettavo che il presidente rinsavisse invece, purtroppo, presagisco tempi non belli perché credo che De Laurentiis vorrà ancora fare tutto lui. Mi auguro invece che ci sia un cambio ed una programmazione seria: c’è da sperare che venga partorito il topolino giusto. De Laurentiis è accentratore di tutto, solo lui ha in testa quello che sarà il futuro del Napoli, mi auguro rinsavisca per dare al club una competitività a livello europeo. Futuro tecnico? Gasperini difficilmente si muoverà da Bergamo, l’Atalanta è una società modello che abbraccia tutti i concetti del calcio, potrebbe riuscire a vincere l’Europa League e sarebbe il giusto riconoscimento alla sua programmazione. Alla luce della scelta già fatta del ds, presuppongo a Napoli un allenatore che abbia valenza anche manageriale, Conte mi sembra l’unico con queste prerogative, poi bisogna vedere come si sposa con il carattere del presidente. Tutto dipende dalla linea programmatica dell’azienda: oggi in un ambiente come Napoli ci vuole un tecnico dalle giuste “spalle”, Pioli è uno capace di esprimere una buona qualità di lavoro in campo, è un tecnico però che certi requisiti da condottiero non ha in sé. Non dubito che ci siano stati contatti con Conte, sono gli approfondimenti però nei quali si mettono i puntini sulle “i”, è proprio lì il problema. La forza di un presidente sta nell’individuare i professionisti adatti alla propria azienda, senza sostituirsi a loro, altrimenti verrebbero svilite proprio queste figure. Non si può dire che un ds non conti nulla dopo aver vinto uno scudetto, il dirette sportivo è un dirigente fondamentale, che gestisce tutti i rapporti con giocatori, tecnico, squadra, altre società e soprattutto lo scouting. Mi auguro, ripeto, che De Laurentiis l’abbia capito e cambi registro”.

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