La Repubblica ha fatto il punto sulla stagione del Napoli: "Tutto è perduto compreso l’onore e non ci sono più alibi per Aurelio De Laurentiis, che ha il dovere di mettere subito le carte in tavola e dare un segnale chiaro sui suoi propositi per il futuro: ai tifosi e anche a sé stesso. Dietro l’angolo incombe infatti per il Napoli un minaccioso anno zero e le prospettive sono due, diametralmente opposte: riscatto o ridimensionamento. Dopo il repentino passaggio dalla stelle dello scudetto alle stalle del presente non ci sono del resto più certezze e l’errore più grave sarebbe archiviare il disastro di questa stagione come un semplice incidente di percorso. In realtà su Castel Volturno si è abbattuto invece uno tsunami e non sarà facile ricostruire sulle macerie. I tre cambi di allenatore sono in questo senso un indizio e l’errore più grave è stato preferire in autunno Walter Mazzarri a Igor Tudor, che è riuscito in poche settimane a rilanciare la Lazio. L’accordo con lui era vicino. Ma dalla Filmauro offrirono al tecnico croato - che voleva un biennale - solo un inaccettabile ruolo di traghettatore e per questo la sua firma saltò. Adl non aveva voglia di legarsi le mani a lunga scadenza e ora dovrà dimostrare che aveva all’epoca un motivo valido: tenere il posto libero per un big della panchina. Oppurela rinuncia alla lotta per la Champions sarà stato un vero e proprio suicidio, senza giustificazioni. Solo Conte e Gasperini giustificherebbero le scelte di questa stagione di puntare su traghettatori come Mazzarri e Calzona".

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