Secondo La Repubblica, Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, rischia il licenziamento in tronco dopo ciò che è accaduto dopo la finale di Coppa Italia. Al suo posto a Bologna siederebbe Paolo Montero: "Se ancora non è stato comunicato è perché la società sta soppesando gli aspetti legali della vicenda, poiché allo studio c’è la possibilità di fargli causa e quindi di rescindere il contratto in scadenza tra un anno che garantirebbe a Max altri sette milioni di stipendio. E con la minaccia del tribunale, magari si arriverebbe una transazione: Allegri si risparmierebbe il processo, il club qualche milione. In ballo c’è il danno di immagine che la società ha subito, ma contano anche le parole che il tecnico ha urlato nei corridoi dello stadio Olimpico. La società è furibonda con Allegri (imbarazzo è il termine più lieve che è stato pronunciato) e per le sue sceneggiate mai viste su un campo di calcio: si è scagliato contro arbitro, quarto uomo e designatore, si è strappato di dosso i vestiti come un esagitato, ha preso a calci le apparecchiature di un’agenzia fotografica, ha minacciato e insultato giornalisti e inveito contro la dirigenza: «Che nessuno di loro si azzardi a partecipare alla premiazione» Negli ultimi mesi sono spesso volati gli stracci e con l'ex DS del Napoli Cristiano Giuntoli. Il rapporto, cominciato nel rispetto professionale, è precipitato con il tempo, quando Allegri ha cominciato a sentire puzza di bruciato attorno alla sua panchina e si è sentito poco tutelato e ancora meno rispettato. Tra i due le comunicazioni si sono azzerate. Naturalmente in società la vedono diversamente e anzi imputano all’allenatore un pessimo lavoro tecnico su una squadra che da fine gennaio ha cominciato a rantolare, trovando solamente qualche colpo d’ala in Coppa Italia: prima era scadente il gioco, poi i risultati si sono allineati. Con Giuntoli i rapporti si sono fatti sempre più tempestosi e si narra anche di un ultimo litigio domenica, dopo l’orribile pareggio con la Salernitana".

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