Paolo Condò, giornalista, ha fatto il punto sulla situazione in casa Napoli nel suo editoriale per La Repubblica: "Sul campo è uno sfacelo. E preoccupano le parole di un uomo onesto come Calzona. Si rammarica di lasciare il Napoli dove l’ha preso. Dalla zona grigia non è mai uscito. Onda piatta nonostante violenti elettrochoc di De Laurentiis, cambio di allenatori, preparazioni, formule di gioco. Nessuna reazione. La fuga di Spalletti ha lasciato tigri di marmo. Sarebbe bello capire di più. I guasti vanno cercati anche fuori campo. I giocatori si rivolgono a Calzona per la minima necessità. Accadeva anche prima. Sempre e ovunque si sentono poco assistiti. Dall’arrivo in ritardo dei biglietti omaggio, all’impianto Sky, alle docce fredde. In questi anni sono uscite come spifferi le voci più bizzarre. Come se non ci fosse un vicepresidente dedicato dall’alba al tramonto. Ripartire significa cambiare tutto. De Laurentiis ammette i suoi errori, non li riconosce tutti, parte ne scarica su altri senza dirlo in pubblico, ma le voci di dentro raccontano abbastanza, sono giorni difficili per il Capo Scouting Maurizio Micheli che propose lo spaesato Bernardo Natan come erede del pilastro Kim. Riparte dal burrone che si è creato subito dopo lo scudetto".

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