"Ho fatto passare alcune ore, il tempo di smaltire le contrastanti emozioni di un finale di gara che ci ha visto prima ad un passo dalla vittoria e poco dopo uscire dal campo rammaricati per il pari. Ho visto una squadra che ha lottato senza paura, gettato il cuore oltre l'ostacolo grazie anche alla spinta di un pubblico che non ha mai smesso di incitarci. Resta il grande dispiacere per come si e' conclusa la gara ma anche per come questa si e' evoluta. Empoli agli occhi di molti puo' apparire come la piazza piccola o la squadra di provincia, talvolta anche scomoda, ma anche noi abbiamo la nostra dignita' che vogliamo e dobbiamo tutelare". Lo ha detto il presidente dell'Empoli Fabrizio Corsi attraverso i canali ufficiali della societa' in merito alla gara contro l'Udinese. "Abbiamo sempre scelto di pensare al nostro lavoro - ha proseguito il presidente dell'Empoli - , a cio' che noi potevamo determinare, senza soffermarci troppo sugli episodi, sicuri che nell'arco dell'intera stagione l'attenzione nei nostri confronti non sarebbe mai venuta meno. Siamo i primi a sbagliare, a commettere errori, diamo, ma allo stesso tempo pretendiamo rispetto verso di noi, verso la nostra societa' e verso tutti coloro che costantemente ci seguono". Adesso Corsi guarda avanti, alla partita contro la Roma: "Udine e' il passato, oggi e' il momento di tirare una riga, pronti a ripartire verso una partita importantissima, una serata che davvero ci potrebbe far entrare nella storia. Per scrivere quest'ultima, meravigliosa, pagina c'e' ancora una volta bisogno di tutti, come fatto sabato alla partenza della squadra, come ripetuto ieri ad Udine con un finale di gara che meritava ben altro epilogo. Ci attende l'ultima tappa di un percorso lungo tanti mesi e pronto ad arrivare al termine. Oggi piu' che mai, insieme, verso quel traguardo che tutti sogniamo".

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