In diretta a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport, è intervenuto Massimo Franchi, giornalista di Tuttosport: “Manna è un direttore giovanissimo, è un classe ’88 ed è da tanti anni che fa il dirigente di club. Fino a poche ore fa era il braccio destro di Giuntoli, ma ha avuto tante esperienze anche all’estero. Ha fatto gavetta sin da giovanissimo. Fagioli, Miretti, Iling-Junior, Soulé, Barrenechea: son tutti ragazzi scovati e lanciati da Manna. È un DS ambizioso, tanto di cappello a De Laurentiis per aver scommesso su di lui. Ha preso tre allenatori uno peggio dell’altro, quindi entrambi ora dovranno lavorare per prendere un tecnico di livello. Manna è un meridionale e ha il sangue caldo, quindi è adatto per una piazza come Napoli. Con De Laurentiis non avrà difficoltà a capirsi, sarà una coppia esplosiva come il Vesuvio! Il prossimo allenatore? Manna può orientare la scelta, ma sarà di De Laurentiis l’ultima parola. E sarà lui a decidere quando virare o andare in picchiata per il profilo definitivo. Italiano è un buon nome, ma nelle partite decisive ha sempre mancato. Anche Gasperini non ha mai vinto nulla, per quanto abbia fatto un lavoro pazzesco a Bergamo. Conte, invece, è un allenatore che non ha bisogno di presentazioni. Giuntoli terra bruciata alla Juve? Il suo primo anno è stato molto negativo. La Coppa Italia è un trofeo minore e in campionato ha terminato a -25 dalla vetta. E nelle ultime partite ha avuto una media peggiore a quella del Verona. È arrivato alla Juve da plenipotenziario, ma Allegri lo ha tenuto fuori dalla Continassa. Lo spogliatoio è devastato e diviso dopo l’esonero del tecnico. Giuntoli ha tollerato tutto, stando lì passivo in seconda fila. Sul mercato ha preso degli abbagli: Cuadrado vale dieci volte Weah… Poi a gennaio ha fatto peggio, prendendo Djalò che è diventato un caso e Alcaraz che non vale la Serie A. Da quando è arrivato Giuntoli, si è fatto terra bruciata, con tutti i dirigenti come Manna e gli altri che sono andati via con il passare dei mesi. Sospendo il giudizio su Giuntoli, ma il suo primo anno è largamente insufficiente”.

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